Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
The little stranger di Lenny Abrahamson
Con Domhnall Gleeson, Ruth Wilson, Charlotte Rampling
A mio avviso un piccolo gioiellino, passato immeritatamente quasi inosservato.
Una casa infestata e i suoi abitanti, un estraneo che ne è stato sedotto sin da bambino. Ma alla fine sarà veramente la casa infestata?
Un gotico carico di suspance, con atmosfere stile "The Innocents" e un cast di prim'ordine.
Da vedere assolutamente
LORDS OF CHAOS di Jonas Åkerlund Con: Rory Culkin, Emory Cohen, Jack Kilmer
L'unica cosa positiva di essere malata è che quando la febbre mi dà un po' di tregua riesco a vedere i film che mi sono persa, o che vorrei andare a vedere ma poi non ci riesco mai per mancanza di tempo o che magari non andrei a vedere al cinema ma meritano comunque una visione.
Lords of Chaos appartiene a questa terza categoria.
Il film racconta la storia dei Mayham, band norvegese di death metal nata a metà degli anni 80 e assurta agli onori della cronaca per una serie di fatti violenti e sanguinosi che vanno dal suicidio all"omicidio, passando per la blasfemia, l'autolesionismo e l'incendio di chiese.
Non aspettatevi un film che parli di musica, della storia della band, delle loro canzoni, qualcosa tipo bio pic stile Bohemian Rhapsody. Forse all'inizio c'è un accenno alla genesi dei Mayham, al modo di concepire la musica, ma poi le loro vicende musicali diventano ininfluenti e il film si trasforma in un horror in piena regola. Un horror coi controcazzi che non risparmia niente allo spettatore, soprattutto nella escalation di violenza e nell'efferatezza con cui vengono perpetrati gli omicidi/suicidi.
Le vicende raccontate sono realmente accadute e vengono descritte in maniera accurata.
Forse questa è la cosa più terrificante del film, il fatto che sia tutto vero
Io comunque non mi capacito di come possa esistere certa gente, ma guardatevi il film e poi mi direte
OVERLORD di Julius Avery
con Wyatt Russell e Jovan Adepo
La storia è ambientata durante la seconda guerra mondiale. Un manipolo di soldati americani deve paracadutarsi in un piccolo villaggio della Francia e far esplodere la chiesa, dove i tedeschi hanno messo una antenna radio. Tutto questo a poche ore dallo sbarco in Normandia. Naturalmente nulla andrà come previsto, e nella chiesa i nostri eroi non troveranno solo l'antenna radio.
Credevo fosse amore invece era un calesse.
Credevo fossero orde di Zombie invece erano un due tre, ma proprio nel senso di uno, due, tre di numero. Sì, ok, tre è il numero perfetto direte voi . Tre sarà anche il numero perfetto, ma non quando si tratta di zombie. Quando si tratta di zombie come minimo voglio vedere cifre a 4 zeri
Aspettative deluse? Deluse nel senso di "mi aspettavo una cosa invece era completamente un'altra".
Mi ero fatta l'idea di una trashata pazzesca, qualcosa tipo Dead Snow, Iron Sky e magari anche un pizzico di Z-Nation. Invece mi sono trovata davanti un film serio, ma soprattutto un film bello.
Un film di guerra che vira all’horror, con spargimento di sangue, di corpi e di interiora e poi tutto il resto che non vi racconto per non rovinarvi la sorpresa.
Da guardare con dose doppia di pop corn, Coca Cola gigante e Haribo come se non ci fosse un domani.
Excision di Richard Bates jr
con AnnaLynne McCord, Traci Lords, Matthew Gray Gubler, John Waters, Malcolm McDowell, Ray Wise
Facendo una classifica degli horror recenti, e per recenti intendo usciti negli ultimi 10 anni, direi che è tra quelli che più mi sono piaciuti. In effetti non è proprio un horror e, se lo vedi con quello spirito, per un buon 2/3 del film ti domandi "Ma allora sto sangue ce lo fanno vedere o no"? Poi finalmente il sangue arriva e...
Ma vediamo un po' di cosa parla.
Pauline ha 18 anni, un padre invisibile, una madre che vuole avere il controllo su tutto, una sorella malata e per questo oggetto di tutte le attenzioni genitoriali e dei compagni di scuola che la trattano come un caso umano. Lei comunque é un caso umano, è sociopatica, fuori da ogni regola, un po' Carrie un po' Princess di "The Loved Ones".
A sua discolpa devo dire che, con una madre come la sua, probabilmente pure io sarei cresciuta non proprio tutta registrata.
La mamma in questione è interpretata da Tracy Lords che, per l'occasione, rinnega il suo passato per dar vita a un personaggio molto devoto e legato alle convenzioni.
Quanto ai comprimari sono tutti attori di primo ordine.
Malcolm McDowell [ammmmore incondizionato] solo ascoltare quelle quattro battute mi mi fa venire la pelle d'oca [get It done!]
John Waters vabbè, che te lo dico a fare? Matthew Gray Gubler, l'Asperger più famoso del piccolo schermo [il dr. Reed di Criminal Minds]. Ray Wise, il daddy Palmer di Twin Peeks.
Lo consiglio? Si. Come qualcuno mi ha detto, non è una serata buttata. Buona visione.
Wrong turn - Il bosco ha fame
Regia: Rob Schmidt
Con: Eliza Dushku, Desmond Harrington, Jeremy Sisto
Devo dire che di mia spontanea volontà Wrong Turn non lo avrei mai guardato, quindi ringrazio [ma lo ringrazio davvero?] quell'anima pia che mi ha fatto scoprire questo capolavoro horror 🤣🤣🤣. Non che avessi letto recensioni negative o avessi visto il trailer e non mi fosse piaciuto. Semplicemente non mi ispirava, avevo idea che fosse una cagata pazzesca e, dato che ho una lista lunga chilometri di film e serie TV in attesa di visione, lo avevo scartato a priori.
Ora che l'ho visto, la mia opinione non è cambiata di molto.
A suo favore posso dire 2 cose:
1] Il cast é di tutto rispetto
Elisa Dushku, attrice per me sottovalutata, i cui trascorsi horror spaziano tra serie TV come Buffy l'ammazzavampiri e film inquietanti come The alphabet killer.
Desmond Harrington, che forse qualcuno di voi ricorderà tra gli attori principali di una delle mie serie culto, ovvero Dexter. Jeremy Sisto, che mi piace un sacco e tanto basta 😁
2] Quanto a sangue, ammazzamenti e scene splatter non si fa mancare nulla. Tutto lì in bella mostra, cadaveri, pezzi di cadaveri e affini.
Per il resto è un mix male assortito di Le colline hanno gli occhi, Non aprite quella porta e Un tranquillo weekend di paura, ma attingere a capolavori di culto non lo rende a sua volta un capolavoro.
Come al solito in questo genere di film i protagonisti muoiono quasi tutti, il che è cosa buona e giusta, perché la stupidità umana va punita e non premiata e alcuni fanno cose talmente stupide che ti domandi come mai non siano morti nei primi cinque minuti di film. Poi ti rendi conto che se li avessero ammazzati subito, come in effetti avrebbero meritato, non ci sarebbe stato un film.
Invece, alla fine, si lasciano pure la porta aperta ad un possibile seguito.
E seguiti furono. Ho visto che la saga continua fino numero 6, io credo proprio che mi limiterò al primo 🤣
Guardare questo film è stato come prendere la macchina del tempo e catapultarsi direttamente nei favolosi anni '80. Che poi proprio favolosi non lo sono stati, almeno per la classe operaia ingelse perchè la Thacher ha risollevato l'economia del paese a sue spese. I minatori sono in sciopero da quasi un anno. Hanno tutti contro: governo, istituzioni, forze dell'ordine. Anche la comunità gay non se la passa meglio e, in piu' ha contro anche la chiesa. Unire le forze per una causa comune è stato un vero colpo di genio.
Se cerco di trovare qualcosa che non mi sia piaciuto in questo film, non ci riesco. Sarà il cast di prim'ordine, sarà la colonna sonora anni '80, sarà l'atmosfera che mi ricorda che all'epoca in cui si svolgono i fatti io avevo l'età dei protagonisti giovani, insomma la mia epoca. Questo film è bellissimo. Del resto è un film anglosassone e io ho un debole per il cinema indipendente di oltre Manica. E come solo gli inglesi sanno fare, un argomento serio viene trattato in modo a volte surreale, senza per questo perdere di credibilità. Come al solito "English do it better" Pride di Matthew Warchus con Bill Nighy, Imelda Staunton, Dominic West, Paddy Considine Voto: 8
Finalmente visto. Non mi aspettavo un capolavoro e non sono rimasta delusa. Un bel gotico con tutte le atmosfere del caso. Atmosfere cupe e più che altro notturne. Come potrebbe essere altrimenti? Pipistrelli, combattimenti, squartamenti, sangue come se non ci fosse un domani. Sii tratta pur sempre di un film sul vampiro più famoso della storia. Fighi a mazzi, che muoiono praticamente tutti, perché alla fine ne resterà solo uno. Ah no, quello era un altro film. Comunque il succo é quello, ne resterà solo uno, anzi due, anzi non vi anticipo nulla per non rovinarvi la sorpresa perché, secondo il prof, potrebbe anche esserci un seguito. Finale a sorpresa. Dracula Untold di Gary Shore Con: Luke Evans, Dominic Cooper voto: 6.5
Asciutto, senza troppi fronzoli, ambientato in America nella seconda meta' dell'800, descrive le vite di un gruppo di uomini di legge che poi proprio santi e immacolati non sono. Alkali è una citta' in cui gli allevatori pensano di essere al di sopra delle leggi, risse e sparatorie sono all'ordine del giorno Il Deputy Marshal Wyatt Johnson e i suoi uomini hanno l'incarico di mantenere l'ordine e lo fanno senza paura di sparare, men che meno di uccidere, seguendo una propria etica, che non sempre va di pari passo con la giustizia Nei vari film (Sfida infernale di John Ford, Sfida all'Ok corral di John Sturges)si da molto risalto alla figura di Doc Hollyday, qui presente ma in buona compagnia di personaggi altrettanto caratteristici dell'epoca, un ex bandito, un giocatore, un pistolero, tutti molto verosimili
SPOILER SPOILER SPOILER
Non si può' dire qualcosa su questo film senza spoilerare sul tema principale, che nel film si scopre più o meno dopo un buona mezz'ora.
Fortunatamente, anche a sapere di cosa parla, non si viene privati del piacere della visione, nel senso che non avere l'effetto sorpresa, non preclude di godersi il film.
Decisamente è un film sui generis. L'argomento è stato trattato moltissimo in passato, anni 70 e 80, horror italiani e stranieri e anche in epoche piu' recenti. Il tema e' splatter per antonomasia, ci si aspettano squartamenti e sangue. In questo film però sono molto marginali, mentre a farla da padrone è l'atmosfera morbosa, cupa, diafana e anemica del paesaggio e dei personaggi.
Il film comincia con la morte di una donna, che lascia marito, due ragazzine e un bimbo più piccolo. La famiglia vive fuori dal paese, in un posto molto isolato. Come vicini di casa un paio di camper a cui hanno affittato un pezzo del loro terreno.
Un paio di cose si intuiscono subito
Il bimbo piccolo ha fame, il papà gli concede solo latte e si capisce che è da qualche giorno che non mangia.La figlia grande, che non avrà piu' di 15 anni, deve farsi carico dei compiti che erano della mamma, e si intuisce che non si stratta solo di lavare, stirare e cucinare, ma qualcosa di piu' ancestrale, una tradizione che si tramanda da lungo tempo. Il resto lo evito per non spoilerare troppo. Vi dico solo che il finale e' a sorpresa, ma non troppo, comunque degno di fare da chiusura al film.
WE ARE WHAT WE ARE Diretto da Jim Mickle Voto: 6/7
Io sono una che legge tanto. Non al livello di X libri/anno, ma leggo continuativamente. Piu' o meno leggo contemporaneamente qualcosa in inglese e un paio di cose in italiano, una più "mattonazzo" e una piu' "svago" Qualche anno fa è venuto alla porta un tizio che voleva vendermi un abbonamento per Euroclub, o Club degli Editori o Club sailcavolocosa. Mi ha chiesto quanti libri avessi comprato l'anno prima e io ho risposto che ne avevo comprati piu' di 100 e letti 43. Lo so con precisione perche' me l'ha detto aNobii ( http://www.anobii.com/). Lui allora mi ha detto che la media italiana di acquisto era 3/4 libri all'anno e che questo non voleva dire che poi i libri venirssero letti. Quidni in media gli Italiani comprano 3/4 libri all'anno ma poi magari non li leggono. Io, come potrete immaginare, con quei 100 libri avevo diminuito enormemente lo spazio a disposizione, nonostante possedessi una Lema rosso tulipano di ragguardevoli dimensioni (2.40 x 2.63)
Nell'estate 2011 decido di porre rimedio e comprare un e-reader. Un paio di amiche avevano il Kindle e si trovavano bene, quindi andai su amazon.usa (in Italia ancora non c'era) e comprai quello che sarebbe diventato "il 1 kindle di Riccarda" (amazon lo chiama cosi'). Presi il modello e-ink con wifi e tastiera. Ebbeni si il mio kindle ha la tastiera, non se ne vedono molti in giro, ma alla fine averla risulta utile. Piazzai nell'ordine anche la custodia originale kindle, color rosso, perche' diciamocelo, le custodie originali costano un botto ma sono perfette, quelle di altre marche costano un terzo ma fanno cagare e cosi' ti ritrovi ad aver comprato l'ultimo modello di lettore ultra sottile che con la custodia diventa 3 volte piu' spesso.
A Natale mi arrivò anche il nuovissimo (per l'epoca) Kindle Fire, sempre mercato americano, che nelle intenzioni di amazon doveva fungere anche da tablet. Il n3rd lo trasformò seduta stante in un tablet android e ci sono andata avanti fino a qualche mese fa.
Lo scorso Natale l Kindle Fire HD era in offerta ad un prezzo stracciato e io non ho saputo resistere. E cosi' ora mi ritrovo con "il 3 kindle di Riccarda".
La cosa figa del kindle è che puoi spostare/copiare i libri dall'uno all'altro. Poi se tu cominci a leggere qualcosa su uno e vuoi continuare su un altro, lui si ricorda dove sei arrivata e ti tiene il segno. Sinceramente non mi sono mai preoccupata di vedere come fossero i lettori di altre marche, dato che mi trovo bene perche' cambiare? Avevo anche pensato di regalarmi il Paperwhite retroilluminato, ma il mio attuale e' perfetto e mi dispiace rottamarlo. Certo qualcuno potrà dire che il kindle legge solo i formati proprietari di amazon, cioè .mobi e .azw . In realtà legge anche .doc e .pdf, ma non vi consiglio di leggere un intero libro in pdf a meno che non siate desiderosi di perdere un paio di diottrie ^__^ In ogni caso se volete comprare libri da altri store potete farlo e poi li convertite con Calibre (http://calibre-ebook.com/). Calibre e' un'app gratuita per il computer che converte tutti i formati. Io l'ho scaricata sul Mac, ma alla fine non la sto usando. Mi trovo cosi' bene con lo store di Amazon che non sento l'esigenza di usarne altri. Trovo tutto, acquisto con un clik, il libro arriva direttamente sul kindle che ho scelto, lo posso inviare agli altri miei kindle. Questo significa che ho abbandonato la carta? Certamente no, ma di sicuro non mi capiterà piu' di fare acquisti comlulsivi come l'anno che ho comprato piu' di 100 libri e poi non sapevo dove metterli. Sul kndle ce ne stanno più di 1000 quindi sono a posto per i prossimi 10 anni. E poi, visto che dicono che noi liguri siamo un po' "braccino corto", non si puo' non guardare un altro aspetto pratico: l'e-book costa meno. Non so voi, ma io non posso permettermi di spendere ogni volta 18-20 euro per un libro appena uscito. Magari aspetto l'edizione economica e quanto costa? 14 euro. Considerato tutto quello che voglio leggere non ce la posso fare. Un e-book costa in media meno di 10 euro, ma ce ne sono anche di molto economici. I grandi classici poi, se sono scaduti i diritti di autore, si scaricano gratuitamente. Bene, ora non vi resta che andare sullo store di Amazon e... come diceva Sophia Loren in una famosa pubblicità, della quale peraltro non ricordo minimamente il prodotto pubblicizzato, "Accattatevillo"
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