Questo blog non ha alcuna periodicità, non assomiglia minimamente a una testata giornalistica! Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7 marzo 2001.
Alone in the dark (1982)
Regia: Jack Sholder
Cast: Dwight Schulz, Jack Palance, Donald Pleasance, Martin Landau
Slasherone d’annata con un cast di vecchie glorie che erano “vecchie glorie” già negli anni ’80.
La trama è semplice: 4 psicopatici scappano da un ospedale psichiatrico e vanno ad assaltare la casa del loro nuovo medico. Durante il tragitto ovviamente si lasciano dietro una considerevole scia di cadaveri, ammazzati nei modi più atroci.
Naturalmente il richiamo ad Halloween è evidente, con Donald Pleasance che interpreta il medico responsabile del reparto.
Nel marasma di scopiazzatori seriali del capolavoro di Carpenter, Alone in the dark è un film più che dignitoso. La tensione ci accompagna dall’inizio alla fine e la brutalità dei nostri protagonisti in alcuni momenti è fastidiosa, se non addirittura disturbante. Merita sicuramente una visione
Lo trovate su Amazon Prime video col titoli di "Nel buio da soli"
Non è che morissi proprio dalla voglia di vedere questo film. Diciamo che dopo Suspiria, Guadagnino non è entrato nell’olimpo dei miei registi preferiti. Il film però aveva vinto dei premi, tipo l’oscar per la miglior sceneggiatura non originale a James Ivory e candidatura all’oscar per Timothée Chalamet, il giovanissimo interprete
Poi, cosa da non sottovalutare, è nel catalogo Netflix, che implica sforzo zero nel recuperarlo/cercarlo/quel che vi pare [se non fosse stato su Netflix non lo avrei mai guardato]
Comunque l’ho trovato di una noia mortale, Nella prima metà non succede praticamente nulla, nell’altra metà forse si, ma è tutto piatto e uguale.
Poi vabbè, dei genitori simili negli anni 80 faccio fatica a credere che esistessero, così aperti, moderni, permissivi etc etc.
E niente, ci sono registi che non riesco proprio a farmi piacere, e Guadagnino insieme a Refn, è uno di loro.
Visto ieri. Non è un capolavoro, ma scorre veloce.
Un rape and revenge sui generis, piu' che altro un revenge coi controcazzi. Il rape quasi non si vede se non attraverso qualche flash back, perché il film comincia con la fuga. Il revenge invece ha un ritmo velocissimo, serrato, adrenalinico pieno di sorprese. Morti ammazzati in modi più o meno convenzionali, sangue a gogò.
A mio parere una visione la merita
Se dovessi definire questo film con una parola sola sarebbe "Politically correct" (si, ok, sono due 😃)
Non so perché mi aspettavo qualcosa di molto affine alla serie tv degli anni 60
Invece è tutto improntato all'imperante buonismo odierno, che sinceramente un po' ha rotto gli zebedei (almeno a me)
E così i troviamo personaggi stereotipo della cultura attuale. La bionda rifattona che ovviamente fa la villain, sua figlia bullizzata dalle compagne di scuola, Morticia in crisi esistenziale e Mercoledì che improvvisamente vuole fare la Bella in rosa.
E naturalmente ognuno ha quello che si merita e tutte le situazioni vengono risolte in modo così rispettoso, corretto e tollerante che la glicemia mi è salita alle stelle.
Vabbè, ci ho provato 🙁
Cast: Bill, Murray, Adam Driver, Tilda Swinton
Regia: Jim Jarmush
Come descriveresti questo film? Una rottura di coglioni immane con qualche citazione a cazzo.
Il signore degli anelli: Tilda Swinton/Legolas
Star wars: con Adam Driver tra gli interpreti é praticamente obbligatoria
George Romero: potrebbe chiedere i diritti del film, talmente é citato.
Nessuno fa qualcosa degna di nota o dice qualcosa di divertente. Non c'è un solo dialogo degno di essere ricordato dalle generazioni future. L'accento scozzese di Tilda/Legolas non fa ridere a prescindere, checché ne dicano gli americani
Credo che il signor Jarmusch avrebbe dovuto farsi una bella chiacchierata con il signor Edgar Wright, guardarsi Shaun of the dead e magari anche Zombieland e poi forse girare il film.
Regia: Jen Soska, Sylvia Soska
Sceneggiatura: Jen Soska, Sylvia Soska
Interpreti: Katharine Isabelle, Antonio Cupo, Tristan Risk
Questo film è stato una bella sorpresa. Non a caso IMDB lo accomuna a "The Loved Ones" di Sean Byrne, che è uno dei miei horror preferiti
Cast a me sconosciuto, dalle registe gemelle, che si ritagliano pure una particina, agli attori.
Il film racconta la storia di una studentessa di medicina che, dopo aver subito uno strupro, si addentra nel torbido mondo delle modificazioni corporali, fino a restarne intrappolata.
Definirlo un rape & revenge è riduttivo perché il rape è il fattore scatenante per la revenge che è il preludio della parte sostanziale del film, ovvero la body modification. Veniamo in contatto quindi con una umanità assurda, grottesca e freak nel senso Brownigiano (mi si passi l'invenzione) del temine, che già di per se è disturbante. Il tutto condito da qualche momento gore, in una vaga atmosfera da torture porn sorretta dall'interpretazione della protagonista
Non adatto a stomaci deboli è giustamente vietato ai 18
Regia: Paul Feig
Interpreti: Anna Kendrick, Blake Lively, Henry Golding
Non fatevi sfuggire questo film disponibile su Amazon prime video. Una commedia che poi commedia non è e diventa un viaggio nell' imprevisto con momenti horror. Insomma incatalogabile se dobbiamo riferirci a un unico genere, eclettico perché spazia fra tutti i generi. Le due attrici sono superlative. Blake è una dea, di quelle che puoi solo ammirare a bocca aperta con lo sguardo da ebete. Buona visione.
Regista: Adam Wingard
Interpreti: Sharni Vinson, Nicholas Tucci, Ti West, Barbara Crampton
Qualche giorno fa maratona horror, cioè quasi, il primo film non era proprio horror era più un thriller, ma con spargimento di sangue e cadaveri degni di uno slasher. Dei 3 film questo è quello che sicuramente mi è piaciuto di più.
La trama è semplice e già vista. Una bella family reunion per l'anniversario dei genitori si trasforma in un incubo quando appaiono degli psicopatici mascherati intenzionati a non lasciare vivo nessuno
Normalmente non vado pazza per gli home invasion, quindi mi sono accostata alla visione un po' prevenuta e invece devo dire che mi sono divertita molto.
Un film pieno di ammazzamenti molto fantasiosi. Per dire, non si vede una sola arma da fuoco, in compenso c'è quantità infinita di asce, maceti, balestre, coltelli di ogni tipo e attrezzi di uso comune in cucina che all'occorrenza diventano delle armi mortali. La carneficina è praticamente d'obbligo perché i personaggi sono talmente stupidi che si meritano di morire. E così, tra un colpo di accetta e uno di schiacciapatate, la nostra famiglia si decima fino ad arrivare al colpo di scena, che non è che sia proprio una sorpresa, ma comunque non rende la restante mezz'ora di film meno divertente.
Gli attori sono a me sconosciuti, a parte Ti West e la divina Barbara Crampton, ma devo dire che sono tutti molto nella parte.
Per un'ora e mezza divertente e senza pensieri, che lo so, può essere strano riferito a un horror pieno di morti ammazzati ma fidatevi, il divertimento è assicurato.
The little stranger di Lenny Abrahamson
Con Domhnall Gleeson, Ruth Wilson, Charlotte Rampling
A mio avviso un piccolo gioiellino, passato immeritatamente quasi inosservato.
Una casa infestata e i suoi abitanti, un estraneo che ne è stato sedotto sin da bambino. Ma alla fine sarà veramente la casa infestata?
Un gotico carico di suspance, con atmosfere stile "The Innocents" e un cast di prim'ordine.
Da vedere assolutamente
LORDS OF CHAOS di Jonas Åkerlund Con: Rory Culkin, Emory Cohen, Jack Kilmer
L'unica cosa positiva di essere malata è che quando la febbre mi dà un po' di tregua riesco a vedere i film che mi sono persa, o che vorrei andare a vedere ma poi non ci riesco mai per mancanza di tempo o che magari non andrei a vedere al cinema ma meritano comunque una visione.
Lords of Chaos appartiene a questa terza categoria.
Il film racconta la storia dei Mayham, band norvegese di death metal nata a metà degli anni 80 e assurta agli onori della cronaca per una serie di fatti violenti e sanguinosi che vanno dal suicidio all"omicidio, passando per la blasfemia, l'autolesionismo e l'incendio di chiese.
Non aspettatevi un film che parli di musica, della storia della band, delle loro canzoni, qualcosa tipo bio pic stile Bohemian Rhapsody. Forse all'inizio c'è un accenno alla genesi dei Mayham, al modo di concepire la musica, ma poi le loro vicende musicali diventano ininfluenti e il film si trasforma in un horror in piena regola. Un horror coi controcazzi che non risparmia niente allo spettatore, soprattutto nella escalation di violenza e nell'efferatezza con cui vengono perpetrati gli omicidi/suicidi.
Le vicende raccontate sono realmente accadute e vengono descritte in maniera accurata.
Forse questa è la cosa più terrificante del film, il fatto che sia tutto vero
Io comunque non mi capacito di come possa esistere certa gente, ma guardatevi il film e poi mi direte