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Allora …. chiariamo subito un punto… io e Rob Zombie non siamo in sintonia, questo e assodato. I suoi film non mi piacciono, ciononostante vanno visti. E se la casa dei 1000 corpi poteva essere un omaggio a "Non aprite quella porta" + "American gothic" + horror anni '80 con famiglie mostro, questo non saprei come definirlo.
Veniamo alla trama. Trama? Quale trama? Sceneggiatura inesistente. Tre attempate signore decidono di far tornare le streghe a Salem e se la prendono con Heidi, l'erede del reverendo Hawthorne, che aveva mandato al rogo le streghe originarie. A parte qualche scena in ambientazione reale/realistica, tutto e' un ammasso di cose seza senso e simbolismi che forse io non conosco quindi non capisco. All'inizio il film e' lente, molto lento, non succede nulla e non si capisce dove voglia andare a parare, poi parte per la tangente con streghe nude dal corpo sfigurato, indefiniti mostri, improbabili, fantasimi, sogni, incubi, bagno di sangue e la madonna psichedelica.
Mi spiace, ma non ci arrivo a capre che cosa mi rappresenti un fil del genere. Comunque… regia RZ, soggetto RZ, sceneggiatura RZ, produttore RZ…e ci credo! Alrimenti dove lo trovavi qualcuno che ti produceva o ti dirigeva questa schifezza? Tra gli attori ho riconosciuto Bruce Davidson … ve lo ricordate in " Willard e i topi". Quello si che era un horror, altro che Streghe di Salem. Voto: ma devo proprio dare un voto?
Nel complesso il film mi è piaciuto, un po' azzardata l'idea di far tornare Alice da grande, ma ci poteva stare Bravi gli attori. Johnny Depp in queste parti ci sguazza alla grande. Bravissima Elena Bonhan Carter nel ruolo della regina, ma quand'e' che la smette di interpretare solo film di suo marito e ci regala qualcosa di diverso? La fine invece non l'ho proprio digerita..... sara', ma secondo me gli americani hanno un po' la mania dell'happy end o comunque del politically correct end. Eccheccavolo ... visto che il film e' gia' di per se visionario, non potevamo far restare Alice nel Paese delle Meraviglie. Invece no, torna perche' deve in qualche modo una spiegazionge a tutti. E chissenefrega, per una volta fai qualcosa per te stessa e non perche' e' la cosa giusta da fare.
Abbiamo sempre vissuto nel castello Shirley Jackson Questo libro mi ricora un po' le atomosfere di alcuni vecchi film , Che fine ha fatto Baby Jane? e Piano, piano, dolce Carlotta Atomosfere claustrofobiche, di segregazione più o meno volontaria. La follia aleggia sin dalle prime pagine e proprio quando sembra che forse le cose possano volgere alla normalita', tutto ripiomba nella follia. La ragazza della porta accantoJack KetchumIl rimorso ci seppelliràQuanto si puo' essere complici pur senza partecipare? Quanto si puo' essere innocenti per il fatto di non aver partecipato? Il libro e' ispirato a un fatto realmente accaduto e questo lo rende ancora piu' agghiacciante.
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