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Correva l'anno 1992, per la precisione era il 20 aprile. Sul palco dello Wembley Stadium si susseguivano artisti del calibro di Liza Minnelli, Elton John, David Bowie e altri accompagnati dai Queen. Si rendeva omaggio al grande Freddy Mercury, scomparso l'anno prima a soli 45 anni. Ad un certo punto entrano in scena gli Spinal Tap e gia' il nome e' sufficiente per farmi dubitare della serieta' del gruppo. Si comportano come se fossero dei cabarettisti e non dei cantanti e, dato che non li avevo mai sentiti nominare, (non che questo sia indicativo, ma effettivamente tutti quelli che hanno suonato/catato quella sera li conoscevo molto bene) ho pensato che facessero lo spettacolino divertente. Invece mi sono dovuta ricredere quando anche loro hanno eseguito il loro pezzo.
E ora un po' di note biografiche. Gli Spinal Tap sono una band Heavy Metal inglese molto famosa, in attivita' da meta' dei '60 agli inizi degli '80. Hanno al loro attivo piu' di 10 album in studio, due album live, una ventina di singoli per non parlare dei bootleg e di altro materiale mai pubblicato. Come detto sopra hanno fatto una Guest Appearance al Freddy Mercury Tribute nel '92 e varie reunion. Il regista Rob Rainer, ha girato un film su di loro sotto forma di documentario o meglio mockumentary: This is Spinal Tap Il film racconta la loro storia, i loro successi, i concerti e tutto il resto. Menzione particolare va ai vari batteristi che si sono succeduti, causa morte improvvisa del predecessore per incidente di giardinaggio, esplosione sul palco, autocombustione e amenità varie. Il film è corredato da camei d'autore come Fran Drescher (la tata), Patrick Macnee (Steed degli Avengers), Billy Cristall, Dana Carvey, Angelica Houston e lo stesso Rob Reiner nella parte del regista del mockumentary. Ora pero' viene il bello: gli Spinal Tap non esistono. Si avete capito bene, nonostante le apparizioni, i concerti, gli album e tutto il resto [questa e' la pagina wikipedia http://en.wikipedia.org/wiki/Spinal_Tap_(band) ] gli Spinal Tap non esistono..... o meglio non esistono come band reale. Esistono invece degli attori che impersonano la band e danno vita a un esilarante show. Le scene relative ai concerti sono state girate dal vivo. Gli Spinal Tap sono andati in tour come supporter di un gruppo piu' famoso e hanno cantato e suonato canzoni scritte da loro (loro= gli attori). Il film e' dissacrante, irriverente, politicamente scorretto, grottesco e tutte le peggior cose vi possano venire in mente. Ora guardatelo e passate un paio d'ore a scompisciarvi dalle risate
Copertina di uno degli album degli Spinal Tap
E questo e' per darvi una idea: Bobbi Flekman: You put a *greased naked woman* on all fours with a dog collar around her neck, and a leash, and a man's arm extended out up to here, holding onto the leash, and pushing a black glove in her face to sniff it. You don't find that offensive? You don't find that sexist? Ian Faith: This is *1982*, Bobbi, c'mon! Bobbi Flekman: That's *right*, it's 1982! Get out of the '60s. We don't have this mentality anymore. Ian Faith: Well, you should have seen the cover they *wanted* to do! It wasn't a glove, believe me.
This Is spinal tap (1984) Regia di Rob Rainer con Michael McKean, Christopher Guest, Rob Rainer
Piccolo sfogo, perche' quando succedono cose come questa .... eccheca**o, mi vien voglia di far danno a qualcuno. Il 10 ottobre 2011 e io e Lord Casco andiamo in quel di Lucca per il Lucca Comics. Da bravi cittadini, nonostante fuori le mura ci sia il parcheggio selvaggio di macchine ovunque, mettiamo la macchina in un parcheggio a pagamento nella zona del centro storico. Il parchggio non è proprio a buon mercato considerando che la macchina ci resta tutto il giorno, ma a me non piace fare l'italiano medio che "chi cazzo se ne frega la metto li' tanto ce la mettono tutti". Comunque alla andiamo a riprendere la macchina, ci paghiamo il nostro ticket (intorno ai 12 euri) e usciamo. Cioe', in realta' tentiamo di uscire da li', perche' una volta fuori dal parcheggio ci troviamo in un dedalo di sensi unici, strade occupate dagli stand, ZTL e altro. La via dalla quale siamo venuti e' ad un solo senso di marcia. Tutte le altre portano in zone con divieto d'accesso. Vigili a cui chiedere? Nemmeno uno ....ma in fondo e' solo il Lucca Comics, una manifestazione che richiama in citta' migliaia di persone. A che puo' servire un vigile? Dopo aver girato come deficienti per circa 20 minuti, imbocchiamo una strada a senso vietato e finalmente usciamo dal centro.
La sorpresa arriva dopo le vacanze di Natale, con due belle multe da 92.50 euri cadauna. L'infrazione contestata in entrambe e' il transito nella ZTL e le contestazioni sono una a 6 minuti di distanza dall'altra. E certo, perche' noi ci stavamo divertendo come pazzi a girare in zone a divieto di circolazione sperando anche di essere ripresi da qualche telecamera. Ma la cosa carina arriva ora. Telefono al numero indicato sulle multe per cercare di farmene togliere almeno una e la signorina mi dice che posso fare ricorso al giudice di pace di Lucca, mandargli una raccomandata e poi verro' convocata a Lucca per l'udienza. In ogni caso non e' certo che in quella sede il giudice mi farà pagare di meno. Praticamente mi chiedono di fare 560 km tra andata e ritorno, che a fare i conti tra benzina e autostrada saranno un 80/90 euro, per contestare due multe da 92,50 euro che magari poi mi tocchera' pagare perche' non e' certo che mi diano ragione. Posso essere molto incazzata?
Di La Ric (del 31/01/2012 @ 13:14:15, in Miscellanea, linkato 1561 volte)
Qualche volta vorrei essere in grodo di farlo .... il woodoo, voglio dire, quella cosa con le bamboline che quando vuoi male a qualcuno riempi la bambola di spilloni e la persona sta male o muore. Ovviamente non vorrei uccidere nessuno, ma un bel mal di pancia o un mal di denti ci potrebbero stare.
Forse gurado troppi telefilm di Supernatural, scuramente guardo troppi telefilm di Supernatural, indipendentemente dalla bamboline wooodoo. Comunque qualcuno che se le merita c'e' :-p
Di La Ric (del 01/02/2012 @ 11:03:19, in Miscellanea, linkato 1690 volte)
... che non ha nulla a che fare con Martin e i suoi libri, ma è semplicemente la constatazione oggettiva della realtà. Paesaggio milanese dalla finestra del mio ufficio.
Se penso a quando ero piccola (tipo elementari/medie) e a cosa guardavamo in TV i miei genitori ed io, mi vengono in mente i vecchi film anni '30, 40, 50, 60. Forse per questo sono abbastanza ferrata sugli attori dell'epoca, anche quelli piu' sconociuti. La mia mamma, quando era ragazzina, impazziva per Errol Flynn e Tyron Power, mio papà preferiva attori come John Garfield, o Robert Stack. Naturalmente anche io avevo le mie preferenze, ma c'e' un attore che tutti e tre abbiamo amato incondizionatamente per tutta la nostra esistenza. L'attore "uomo vero" per antonomasia, che non ha mai fatto un ruolo da cattivo, che ha combattuto contro le ingiustizie nei suoi film, che ha combattuto fino alla fine la malattia che lo ha portato via: John Wayne, il Duca.
Stagecoach (1939) di John Ford con John Wayne, Thomas Mitchell, John Carradine, Claire Trevor.
IMDB gli attribuisce 172 film. Io ne ho visti quasi 70, alcuni piu' volte, alcuni piu' di 10 volte. Di alcuni film potrei citare a memoria interi pezzi di copione. Nella mia classifica cinematografica generale di tutti i tempi e di tutti i generi ai primi due posti ci stanno due film di John Wayne/John Ford: Ombre Rosse (Stagecoach) e Sentieri Selvaggi (The Searchers). Perche' John Wayne con John Ford ha girato piu' di 20 film e lo so che all'epoca la ricostruzione storico/filologica/scenografica a volte lasciava a desiderare e che i personaggi erano scolpiti con l'accetta, ma Jon Ford resta uno dei piu' grandi registi mai esistiti. (Quando a Orson Welles chiesero quali fossero quelli che lui considerava i 3 migliori registi lui rispose "John Ford, John Ford, John Ford")
Hondo (1953) di John Farrow con Joohn Wayne, Geraldine Page, Ward Bond.
Ormai la TV non la guardo piu' da anni, ma se sono a Genova dalla mamma e passano un film con John Wayne, qualunque dei suoi, non ce lo perdiamo. Ovviamente le ho regalato i dvd di tutti i suoi film piu' celebri, lei di suo ai tempi si era gia' fatta una discreta collezione di videocassette. Collezione che mi ha permesso di guardare anche film che in tv non passano, quelli vecchi che ha girato con la Republic e in cui porta ancora un orribile cappello alla "Tom Mix" :D
True Grit (1969) di Hanry Hataway con John Wayne, Glenn Campbell, Kim Darby.
Detto questo non pretendo che gli altri condividano il mio pensiero, anche perche' non e' un pensiero completamente obiettivo. Il mio amore per il Duca e' a prescindere. A presciendere dai film brutti che ha girato e ne ha girati parecchi. "Il conquistatore" lo metto in cima alla lista e gli e' pure costato la vita, ma questa e' un'altra storia e non ne voglio parlare ora. A prescindere dalle sue idee reazionarie, che lo hanno portato ad essere tacciato di razzismo e di anticomunismo. Razzista? Mah.... ha sposato tre donne tutte e tre latinoamericane. A prescindere da tutto. Lui e' John Wayne, e' il Duca, e' una leggenda.
Dato che oggi e' San Valentino vi lascio con un po' di locandine di cult movie e non in cui San Valentino c'entra in qualche modo. Naturalmente non nel senso lovvoso e sdolcinato che di solito si attribuisce a questa festa. Buon divertimento :)
Premetto che io adoro gli horror anni '80. Dalle case infestate di Evil dead alle famiglie di pazzi di American Gothic per arrivare ai piu' weird Society, Basket Case e Re-animator. Detto questo Dead and Buried e' un bel filmettino a prescindere dai miei gusti cinematografici.
Siamo a Potter's Bluff, un paesino del New England, tutti si conoscono, la vita scorre monotona e non succede mai nulla di strano. I primi 10 minuti di film sono incentrati su un fotografo professionista che, in visita in quei luoghi, mentre fotografa il paesaggio incontra una bella ragazza bionda. Lei gli fa subito capire che vuole essere fotografata, lui non si tira indietro. La scena diventa piu' sensuale, lei gli fa vedere le tette e lui ovviamente non capisce piu' nulla. D'altra parte e' un uomo e la vista di un bel paio di tette mette k.o. i suoi pochi neuroni. Probabilmente lui si immagina gia' del sesso sfrenato con la disinibita biondina, che poi e' quello che si immagina anche lo spettatore. Le cose pero’ vanno diversamente, la biondina si impossessa della macchina fotografica, lo fotografa a sua volta e dal nulla escono fuori altre persone che alternativamente lo fotografano e lo picchiano. Lo legano a un palo e gli danno fuoco. Il suo corpo ancora in vita e’ ritrovato dentro una macchina sulla scena di un incidente stradale.
Lo sceriffo Gillis (James Farentino) sospetta qualcosa di strano perche’ l’interno della macchina e’ intatto, non e’ stato bruciato. A brevissima distanza di tempo compare un secondo cadavere (il tizio bruciato e sopravvissuto e' stato poi assassinato in ospedale con la modalita' di due foto sotto ^____^ ), quello di un vecchio marinaio ubriacone. Stavolta non ci sono dubbi sul fatto che sia statoucciso brutalmente. Personaggi un po’ stranetti circondano la vita dello sceriffo. La moglie (Melody Anderson), una innocua maestra elementare, che pero’ tiene in casa libri di stregoneria e la insegna ai suoi alunni. Il medico legale del paese che e’ anche il becchino (Jack Albertson) e ha una morbosa fissazione nel ricostruire i volti dei cadaveri che arrivano sul suo tavolo sfigurati. Nel frattempo altri omicidi infestano la piccola comunita'. Una giovane autostoppista, una famigliola che si e' persa. Certo di notte con quella nebbia chiunque si perderebbe. In questo devo dire che alla lontana l'atmosfera ricorda un po' Fog del maestro Carpenter.
Ora non voglio raccontarvi altro della trama perchè magari qualcuno di voi il film se lo vuole anche vedere. Il film e' un horror in piena regola, ci sono gli zombie e le scene splatter, quindi e' un horror. Il tema della comunità/setta mi ha ricordato un po' The Wicker Man, sebbene questo film sia poi completamente diverso nell'atmosfera. Ci sono quel tanto di grottesco e di weird che riescono a dare un pizzico di humour a tutta questa carrellata di morti ammazzati. La fine e', se non proprio prevedibile, assolutamente perfetta per l'andamento della storia.
DEAD AND BURIED - Morti e sepolti (1981) di Gary Sherman con James Farentino, Melody Andreson, Jack Albertson
Domenica sono andata al cinema con gli amici. Di solito con loro vado a vedere film d'azione, di spionaggio, a volte sci-fi. In ogni caso, robe adrenaliniche, niente di sdolcinato. Per non rompere la traizione abbiamo visto Knockout - Resa dei conti di Sodebergh, un action spy.
La pubblicita' alla radio recita qualcosa tipo "Knockout, il piu' bel film d'azione di tutti i tempi". Vabbè, mi dico, e' ovvio che non ti diranno mai "questo film fa schifo, non andatelo a vedere", ma addirittura il piu' bello di tutti ma proprio tutti? Io non sono un critico cinematografico, ma posso anche grossolanamente dividere i film in orrendo, accettabile, bello, capolavoro e l'80% dei film di Sodeberg per me sta a meta' tra accettabile e bello. Ovviamente si tratta del mio personalissimo gusto, che non voglio imporre a nessuno.
Cominciamo dal cast: Ewan McGregor, Antonio Banderas, Michael Fassbender, Michael Duglas, Channing Tatum, Bill Paxton e Gina Carano. Certo quando uno si chiama Sodeberg non ha problemi ha ingaggiare star di prim'ordine. E allora facciamole recitare decentemente queste star. Gina Carano non e' un'attrice e si vede. Ok, volevano qualcuno che non avesse bisogno di una controfigura e lei e' perfetta. Ha alle spalle un passato di lottatrice in American Gladiators e un fisico da combattente. Ma quando le fanno fare il solito intermezzo da strafiga, col vestito buono e il tacco 12... ecco, li' proprio non ci siamo. Sara' che quando toglie il tacco 12 si vedono due caviglie da scaricatore di porto, sara' che ancora non e' in grado di camminare con una certa grazia, sara' che non lo so, ma c'e' qualcosa di stonato. Per le scene picchiaduro e affini invece nulla da dire. E Sodebergh ci tiene a far vedere che e' lei, perche' ne mette una quantita' spropositata e le fa durare tempi biblici.
Per essere un action movie e' troppo lento. Particolari assolutamente inutili che durano all'infinito. Poi troppe scazzottate, troppi inseguimenti, troppa azione. La trama c'e', la scenenggiatura pure e allora, facciamo un ritmo un po' piu' incalzante e diamo un po' piu' spazio all'andamento della storia, all'intrigo, ai personaggi. L'espediente del raccontare la trama principale al povero malcapitato, sequestrato per necessita', toglie mordente alla storia. Qualche combattimento in meno ci sarebbe stato bene. Cosi' il film finisce per sembrare un "picchiaduro" (Van Damme, Lundgren, Segal) interpretato da superstar. E a proposito di superstar, Fassbender e Banderas sono abbastanza nella parte ma Ewan "bamboccio" McGregor proprio non c'entra nulla. Nella scena in cui fa a botte con Mallory (Gina Carano) sembra quasi ridicolo. Bill Paxton, che interpreta il padre di lei, a mio parere è un po' troppo giovane per quella parte.
Nonostante tutto cio' che posso aver detto, il film merita una visione e la Gina e' comunque un gran pezzo di strafiga, anche se forse non incarna proprio i canoni della bellezza Hollywoodiana.
Knockout - Resa dei conti (2011) di Steven Sodebergh con Gina Carano, Ewan McGregor, Antonio Banderas, Michael Duglas, Channing Tatum, Michael Fassbender, Bill Paxton.
Si, lo so, verro' lapidata per questa recensione. IMDB vota questo film 7.9, ma alla fine i gusti sono gusti. Quando qualche giorno fa ho cercato di andare a vedere Hogo Cabret 3d e, pur arrivando al cinema, tutta una serie di eventi/coincidenze/concatenzioni mi hanno impedito di farlo, avrei dovuto capire che gli dei dell'Olimpo, Wotan e Shiva mi stavano mandando un messaggio: "Non andare a vedere questo film " Invece ieri ci abbiamo riprovato e che io possa bruciare all'inferno (quello dei fratelli Winchester, mica pizza e fichi) la prossima volta che non alscolto gli avvertimenti divini.
Alcune precisazioni. Diciamo che io non sono una fan scatenata del 3d. Va bene per un film di animazione, o per un film supertrash tipo "S. Valentino di sangue 3D", ma ad un bel film non aggiunge proprio nulla. Inoltre dopo un po' vorrei scaraventare gli occhialini in mezzo alla sala perche' mi danno un fastidio tremendo. Il trailer e' fuorviante al massimo. Lo vedi e ti aspetti uno steampunk, quelle cose tipo gli Sherlock Homes di Guy Richie e affini. E invece no, non lo e' per nulla. Scorsese ormai ha un eta' ... non potrebbe occuparsi dei nipotini invece di ammorbarci con film lunghi, lenti e noiosi? E per farvi capire che non ho pregiudizi nei confronti del regista, vi diro' subito che "Alice non abita piu' qui", "Taxi Driver" e "Fuori orario" li considero dei veri capolavori.
Ma veniamo al film. premetto che il libro non l'ho letto, quindi non so se la sceneggiatura si fedele o si sia presa delle liberta'. La storia di per se potrebbe essere interessante, ma nel film non si arriva a una svolta se non quasi alla fine. Va bene tenere lo spettatore col fiato sospeso, ma lo puoi fare se c'e' un crescendo di tensione fino al punto in cui accade qualcosa che ti fa capire tutto quello che e' successo prima. Qui abbiamo 3/4 di film in cui la trama si sviluppa, accadono cose, ma in realta' non succede nulla che faccia presagire un colpo di scena, una svolta, un epilogo e tu dici "Si vabbe' ok, ma adesso?" Sugli attori nulla da dire sono bravissimi. Ben Kinglsey, Sasha Baron Cohen (vi ricordate Borat?) e Asa Bitterfield nella parte di Hugo, (qualcunose lo ricordera' nel tristissimo "Il bambino col pigiama a righe") e c'e' pure un piccolo cameo di Jude Law. Il personaggio che mi e' piu' simpatico e' sicuramente il poliziotto interpretato da Sasha Baron Cohen, con la sua gamba ferita, munita di tutore metallico (forse l'unica cosa steam punk del film) che cigola e che ogni tanto si blocca. Ecco il film ha poco ritmo, e' lento nel senso che e' lungo (20 minuti in meno sarebbero andati benissimo), ma soprattutto e' lento nel senso dello scorrere degli eventi. Voto 6.5
Hugo di Martin Scorsese con Ben Kingsley, Sacha Baron Cohen, Asa Butterfield, Chloë Grace Moretz
Avevo visto il trailer del film prima che uscisse. Ricordo di aver pensato : “Un altro film tipo Fast & Furious, ce n’era proprio tanto bisogno?”
L’interprete principale faceva l’autista in rapine, o almento cosi’ si evince dal trailer. Ho subito pensato al film degli anni ’70 con Ryan O’Neil “Driver l’imprendibile”. Poi leggo da qualche parte che Ryan Goslinge’ considerato l’erede di Steve McQueen e mi viene da pensare a Bullite a quella fantastica scena in auto di piu’ di 10 minuti. Eccheccazzo….. ma se non volete che la gente prenda una abbaglio, fate dei trailer che non traggano in inganno. Ti aspetti un action movie tutto inseguimentie sgommate e ti ritrovi una roba che non si capisce bene cosa sia.
[Lo sguardo perso nel vuoto del protagonista, sguardo che ci propina in ogni santa scena del film]
Qualcuno dice “noir”, ma ho troppo rispetto per il noir per definirlo tale. Film di una lentezza infinita, in confronto “Morte di un maestro del te” e’ un film d’azione :-p Brian Gosling, ha un doppiaggio che fa pena, spero che in originale risulti un po’ meglio. Non che abbia una gran parte: per essere l’interprete principale apre bocca in pochissime occasioni. A inizio film ho pensato perfino che fosse muto. Poi vabbe’, chi lo ha paragonato a Steve McQueen forse aveva fumato roba forte. Monoespressivo piu’ di un carciofo. Qualche conprimario famoso non riesce a salvare il film. La fine poi e’ senza senso.
Posso dire che ‘sto film e’ di una noia mortale? Si si lo dico, lento e noioso.
DRIVE di Nicolas Winding Refn Con: Ryan Gosling, Ron Pearlman, Albert Brooks, Carey Mulligan.
Voto: 5
[Altro intenso primo piano del protagonista. Non ho capito se cosi' pensava di essere figo]