Il metal detector suona, deve togliere il piercing al seno
Prendo da La Stampa e riporto. Una donna texana è stata costretta alla dolorosa operazione per poter salire sull'aereo. Ora reclama la violazione dei suoi diritti civili, le scuse ufficiali e il rimborso dei danni
Ha chiesto le scuse ufficiali degli agenti di sicurezza federali e un'indagine sul mancato rispetto dei suoi diritti civili la donna texana costretta a togliere un piercing al seno con delle pinze per potersi imbarcare sull'aereo. E il suo legale vuole ottenere un rimborso milionario per i danni fisici e morali. Mandi Hamlin, che ha 37 anni e vive in Texas, è stata fermata all'ingresso dell'area di imbarco dell'aeroporto di Lubbock, dove era in attesa di imbarcarsi su un aereo diretto a Dallas. Il metal detector segnalava infatti la presenza di un oggetto metallico all'altezza del seno. La Hamlin ha spiegato all'agente donna di avere due piercing ai capezzoli e si è offerta di mostrarlo alla donna per poter ottenere l'autorizzazione all'imbarco. Ma l'agente, chiamati i colleghi maschi, ha invece obbligato la donna a togliere i gioielli. L'estrazione del secondo piercing ha necessitato l'uso di un paio di pinze, che gli agenti federali non hanno esitato a procurare. Una volta rimossi i gioielli, la Humlin, in lacrime, è stata autorizzata a salire sull'aereo, nonostante la presenza di un altro anello all'altezza dell'ombelico. "Non auguro questa esperienza a nessuno - ha dichiarato la donna, che ha anche raccontato che gli agenti maschi trattenevano a stento le risa durante le operazioni di estrazione, avvenute dietro un tenda - la mia esperienza è stata un incubo. Nessuno merita di essere trattato così". La Humlin è rappresentata dall'avvocato di Los Angeles Gloria Allred, che ha spesso seguito importanti cause e reclami. La Allred ha dichiarato che la sua cliente è pronta a fare causa se le scuse ufficiali non dovessero arrivare. "La condotta degli agenti è stata crudele e non necessaria" ha detto il legale. Intanto la Transportation Security Administration - l'agenzia federale che si occupa della sicurezza negli aeroporti - ha reso noto di aver aperto un'inchiesta interna e ha assicurato che gli impiegati dell'agenzia sono addestrati a ispezionare i passeggeri "con dignità e rispetto".
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